Lo spettacolo è un’esplorazione della figura di Leonardo e dell’epoca in cui visse, grazie a una scelta accurata di musiche e testi.
Sono passati cinquecento anni dalla morte di un genio indiscusso, un uomo il cui sapere enciclopedico è sostenuto e alimentato dall’osservazione e dall’esperienza, oltre che da capacità sicuramente fuori dal comune.
Genio in arte militare, ottica, idraulica, geometria, volo, pittura, stereometria, anatomia, statica meccanica, ma anche musica, sorella della pittura, ad essa inferiore solo perché non è permanente, ma che possiede un’armonia di proporzioni pari a quella tra le parti del corpo o tra le parti che compongono un dipinto; musica che è una “figurazione delle cose invisibili, ossia ricava forme da un mezzo che non è tangibile né visibile”.
Lo scienziato Leonardo ha inventato vari strumenti musicali, da quelli semplici ad uso militare, come il tamburo meccanico, a quelli più complessi, come la clavi-viola, tutte testimonianze della profonda conoscenza della musica ma anche della natura scientifica dei progetti, tesi alla realizzazione di strumenti sempre più automatizzati.
Leonardo fu musico apprezzato e buon cantore, dotato di capacità di improvvisazione e composizione, di cui restano poche testimonianze scritte, solo alcuni rebus, intrattenimenti di corte, ideati assai probabilmente durante il soggiorno milanese e conservati a Windsor. In almeno 18 rebus Leonardo utilizzò la notazione musicale combinandola con sillabe, parole o frammenti di parole in modo da formare, sfruttando i nomi delle note, motti o piccole frasi.
Appuntamento organizzato all’interno della rassegna:
LA BELLEZZA – filosofia, arte, letteratura, scienze e musica.
Brescia Fantastica: dentro e fuori le biblioteche.
Incontri con autori, mostre, laboratori e concerti, alla ricerca della bellezza, proposti dalle biblioteche della città.
Concerto a cura dell’Associazione Celacanto.
Ingresso libero