La serata è stata un omaggio al genio, alla passione ed al fascino possente di Claudio Monteverdi: l’esecuzione di madrigali e scherzi musicali del compositore cremonese, accompagnati da tiorba e flauto dolce, è stata affiancata dalla lettura di brani tratti dalle sue epistole.
Al termine della concerto, come in una corte del tardo ‘500, ci siamo intrattenuti nelle suggestive sale del castello, per sorseggiare insieme un bicchiere di acquarosa.